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CRESIMA

Il sacramento della Cresima o della Confermazione è il terzo sacramento dell’iniziazione cristiana che i fedeli ricevono e viene a portare alla maturità la loro fede in Dio: rinati nel Battesimo, nutriti dall’Eucaristia, sono corroborati dalla Confermazione. Secondo la disciplina del sacramento, la Cresima è ricevuta dai ragazzi e giovani che sono arrivati all’età in cui sono capaci di capire e vivere in modo personale la fede ricevuta nel giorno del Battesimo.

 

Qual è il posto della Confermazione nel disegno divino della salvezza?
Nell’Antico Testamento, i profeti hanno annunziato la comunicazione dello Spirito del Signore al Messia atteso e a tutto il popolo messianico. Tutta la vita e la missione di Gesù si svolgono in una totale comunione con lo Spirito Santo. Gli Apostoli ricevono lo Spirito Santo nella Pentecoste e annunziano «le grandi opere di Dio» (At 2,11). Essi comunicano ai neo battezzati, attraverso l’imposizione delle mani, il dono dello stesso Spirito. Lungo i secoli la Chiesa ha continuato a vivere dello Spirito e a comunicarlo ai suoi figli.

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Perché si chiama Cresima o Confermazione?
Si chiama Cresima (nelle Chiese Orientali: Crismazione col Santo Myron) a motivo del suo rito essenziale che è l’unzione. Si chiama Confermazione, perché conferma e rafforza la grazia battesimale.

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Qual è il rito essenziale della Confermazione?
Il rito essenziale della Confermazione è l’unzione con il sacro crisma (olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo), che si fa con l’imposizione della mano da parte del ministro che pronunzia le parole sacramentali proprie del rito. In Occidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le parole: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono». Presso le Chiese Orientali di rito bizantino, l’unzione viene fatta anche su altre parti del corpo, con la formula: «Sigillo del dono dello Spirito Santo».

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Qual è l’effetto della Confermazione?
L’effetto della Confermazione è la speciale effusione dello Spirito Santo, come quella della Pentecoste. Tale effusione imprime nell’anima un carattere indelebile e apporta una crescita della grazia battesimale: radica più profondamente nella fili azione divina; unisce più saldamente a Cristo e alla sua Chiesa; rinvigorisce nell’anima i doni dello Spirito Santo; dona una speciale forza per testimoniare la fede cristiana.

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Chi può ricevere questo Sacramento?
Può e deve riceverlo, una volta sola, chi è già stato battezzato, il quale, per riceverlo efficacemente, dev’essere in stato di grazia.

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Chi è il ministro della Confermazione?
Ministro originario è il Vescovo. Si manifesta cosi il legame del cresimato con la Chiesa nella sua dimensione apostolica. Quando è il presbitero a conferire tale sacramento – come avviene ordinariamente in Oriente e in casi particolari in Occidente -, il legame col Vescovo e con la Chiesa è espresso dal presbitero, collaboratore del Vescovo, e dal sacro crisma, consacrato dal Vescovo stesso.

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Chi può ricevere la confermazione, e cosa è richiesto ad un cresimando?

Ogni cristiano cattolico che ha ricevuto il sacramento del battesimo ed è “in stato di grazia” può essere ammesso alla cresima. [1306-1311, 1319]

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Per essere cresimato, bisogna:

  • essere battezzato

  • frequentare i sacramenti

  • partecipare a tutta la preparazione.

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Ci sono due tipi di preparazione:

  • per ragazzi dalla quinta elementare in su alla III media (4 anni di preparazione) riceveranno il sacramento della cresima al termine del percorso.

  • Per giovani e adulti con un percorso settimanale.

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I padrini e le madrine

Essere padrini o madrine è un impegno serio e che dura tutta la vita. Non è cosa di un giorno! Significa infatti aiutare questi ragazzi a diventare adulti nella fede primariamante con il proprio esempio e in appoggio alla famiglia del cresimando.

Per tale motivo vogliamo dare alcuni criteri essenziali (requisiti di idoneità) e alcuni criteri generali che permettano ai genitori di fare scelte responsabili.

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Compiti del padrino:

Al padrino o madrina è affidato il compito di provvedere che il Cresimando si comporti come vero testimone di Cristo e viva fedelmente la vita derivante dallo stesso sacramento, tra i quali emergono la partecipazione ai Sacramenti (la Santa Messa festiva, la riconciliazione mensile…) e la continuazione dell’istruzione religiosa (momenti di formazione, catechesi, ritiri spirituali…). Consapevoli di questo compito si assumono questo incarico davanti al cresimando, davanti ai genitori e soprattutto davanti a Dio e dichiarano di avere i seguenti...

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Requisiti essenziali:

  • di aver compiuto il sedicesimo anno di età

  • di aver ricevuto la Cresima

  • di essere cattolici praticanti

  • di partecipare all’Eucaristia domenicale

  • di avere l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico

  • di assumersi questo incarico per sempre ed in particolare nel caso in cui i genitori del cresimato venissero a mancare.

  • di condurre una vita conforme alla fede e alla morale della Chiesa Cattolica

  • di non essere in una situazione matrimoniale irregolare(*)

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(*) Nota: sono da considerarsi situazioni matrimoniali irregolari:

 

  • essere conviventi

  • essere divorziati conviventi

  • essere divorziati risposati

  • essere sposati solo civilmente

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Pertanto coloro che rientrassero in una delle categorie succitate non sono abili ad esercitare il padrinato.

  • i divorziati non risposati o non conviventi possono essere padrini

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Requisiti generali

Visti i requisiti essenziali sarà importante che i genitori del cresimando pensino per tempo alla persona che loro vogliono deputare a questo incarico. Sia una persona nella quale anche il cresimando provi stima e sicura fiducia. Sia persona che realmente possa aiutare il ragazzo a crescere negli anni e nella fede.
Non ci si faccia possibilmente bloccare dalle beghe familiari o doveri di riconoscenza. Oltretutto visto che il compito del padrino si concretizza maggiormente proprio nel malaugurato momento di assenza dei genitori sarà utile che il padrino sia giovane e non più anziano dei genitori!
Può essere lo stesso del battesimo ma questo non è un requisito essenziale: di sicuro qui una verifica la si può avere: il padrino del battesimo si è in questi anni realmente occupato di “far crescere” il ragazzo? E’ stato vicino alla famiglia? Lo abbiamo sentito alleato nel compito educativo?

Il padrino della cresima è uno.

L’affinità elettiva suggerisce che per un ragazzo sia un uomo e per una ragazza sia una donna, ma questo non è essenziale.

Non trovando tra i parenti e gli amici una persona che risponda a questi requisiti si affronti per tempo la questione con il sacerdote o con il parroco.

 
 
 
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