La statua fu realizzata a Lecce nel 1913 dalla ditta Arturo Troso che era in Italia l’unico specialista della lavorazione di cartapesta . La venerata statua arrivò alla stazione di Archi il 6 ottobre dello stesso anno su un treno merci in una vettura coperta e da qui fu portata al Carmine, su un carro, trainato da buoi e venne alloggiata in una chiesa di fortuna, che in quel tempo era una baracca costruita dopo il terremoto del 1908 , che aveva danneggiato la prima Chiesa, rendendola impraticabile per la caduta del tetto. La vara venne realizzata dal falegname Vincenzo Morabito di Archi. Nel 1970 , per volontà del parroco don Mangeruca , la statua venne restaurata per la prima volta dal maestro Alfredo Emo e rafforzata all’interno con un traliccio in ferro, fatto dal meccanico Pippo Zito, al fine di prevenire sbandamenti e conseguente caduta degli angioletti, nel corso degli spostamenti e delle processioni, che avvenivano per tutto il paese .

Il 6 ottobre del 2013 sono stati solennemente festeggiati, alla presenza del vescovo Giuseppe Fiorini Morosini , i cento anni della luminosa Statua della Madonna alla quale il nostro popolo, pio e devoto, si rivolge sempre, avendo nella potenza infinita di Maria , quale dispensatrice di tutte le grazie , illimitata e piena fiducia , invocandone la Sua protezione .